Quando ordine e cambiamento entrano in conflitto
Capita a volte di incontrare persone che si proclamano estremamente ordinate e organizzate. Questi tratti, che sono spesso considerati punti di forza in un ambiente lavorativo, possono trasformarsi in un limite quando si trovano di fronte al cambiamento.
Mi è successo di recente con una dipendente che, proprio a causa del suo bisogno di ordine e rigore, ha iniziato a mettere in discussione quel desiderio di organizzazione che aveva sempre considerato come un suo punto di forza.
La sua rigidità verso nuove modalità di lavoro e cambiamenti organizzativi ha creato un conflitto interno: da una parte c’era il desiderio di mantenere il suo ordine, dall’altra la necessità di accogliere il cambiamento per migliorare e adattarsi alle nuove esigenze lavorative.

Una sfida positiva: accogliere il cambiamento con ordine
Nonostante questa apparente difficoltà siamo riusciti a proiettare questo processo verso una sfida positiva. La sua predisposizione all’ordine è senza dubbio una qualità preziosa e il mio obiettivo è stato quello di accompagnarla verso un nuovo modo di vivere l’organizzazione.
6 consigli per un titolare su come gestire la rigidità e la resistenza al cambiamento
Se anche tu, come titolare o manager, ti trovi di fronte a una situazione simile, ecco alcuni consigli utili per gestire queste dinamiche:
1. Accogli la rigidità come una risorsa
L’ordine e l’organizzazione sono punti di forza che possono essere sfruttati per strutturare il cambiamento in modo graduale e gestibile, la resistenza non è un ostacolo bensì una tutela verso l’azienda.
2. Aiuta a capire il valore del cambiamento
Spesso, chi è molto organizzato teme che il cambiamento possa destabilizzare il proprio equilibrio, è quindi utile mostrare come le nuove modalità di lavoro possano migliorare i processi, mantenendo allo stesso tempo l’ordine tanto desiderato.
3. Fornisci strumenti di supporto
Introduci il cambiamento fornendo strumenti pratici che aiutino a mantenere un certo grado di ordine, suddividere il processo in piccoli passi può aiutare chi ha bisogno di strutturare tutto in modo chiaro.
4. Incoraggia la flessibilità come parte dell’organizzazione
Aiuta il dipendente a vedere la flessibilità come una risorsa, incoraggiala a provare nuove strategie assumendoti tu il rischio e non proiettandolo sul dipendente.
Essere flessibili non significa perdere il controllo, ma adattarsi per migliorare.
5. Dai tempo e spazio per adattarsi
Chi ha un forte bisogno di ordine potrebbe aver bisogno di più tempo per adattarsi ai cambiamenti, concedi il tempo necessario per fare piccoli aggiustamenti e lascia spazio per il confronto, ascoltando eventuali dubbi.
6. Celebra i successi
Quando il cambiamento viene accolto, riconosci i progressi così da rafforzare l’idea che cambiare non significa rinunciare alla propria organizzazione bensì migliorarla.

Il cambiamento come opportunità di crescita
Accogliere il cambiamento non significa abbandonare il proprio ordine.
È possibile mantenere l’organizzazione e la struttura che si desiderano, ma con la flessibilità necessaria per adattarsi a nuove sfide e opportunità.
Per chi si sente troppo rigido o resistente ai cambiamenti, il mio consiglio è di affrontarli in piccoli passi, senza perdere di vista ciò che ti rende unico: la tua capacità di organizzare e strutturare.