Michela al bivio con il suo catering: trovare la direzione giusta
Quando Michela mi ha contattata la scorsa estate, era al bivio con il suo catering. Prendere o lasciare?
Continuare a investire nel suo business o fermarsi e riconsiderare tutto? Non era solo una questione professionale ma una decisione che toccava profondamente la sua vita personale, il suo benessere e la sua famiglia.
Da qui inizia la storia di Michela al bivio con il suo catering
Ereditando un’azienda di famiglia, si era trovata sulle spalle una realtà complessa da gestire, con dinamiche consolidate che rendevano difficile ogni cambiamento. Le preoccupazioni la travolgevano, al punto che non dormiva più la notte, sentendosi in un vortice di responsabilità, aspettative e decisioni difficili da prendere.
“Ma io posso parlare del mio lavoro con una psicologa?”
Michela mi ha rivolto questa domanda all’inizio del nostro percorso. Stava cercando un aiuto, ma non sapeva bene quale.
La mia risposta è stata onesta:
Dipende cosa stai cercando. Se cerchi qualcuno che comprenda cosa significa vivere e lavorare negli eventi, sono a disposizione. Se hai bisogno di un altro tipo di supporto, valuta professionisti diversi da me.”
Ho bisogno di qualcuno che capisca quello che dico perchè l’ha vissuto.

Un percorso in quattro direzioni per ritrovare chiarezza
✔ Dare un ordine alle priorità
Abbiamo fatto emergere cosa fosse davvero urgente e indispensabile e cosa, invece, potesse essere programmato senza ansia. Acquisire questa consapevolezza ha permesso a Michela di liberarsi dalla pressione costante, ritrovando un maggior controllo sulle sue giornate occupandosi del catering.
✔ Affrontare le fatiche personali e professionali
Michela aveva bisogno di tempo e spazio per elaborare il suo percorso. Abbiamo lavorato senza forzature, creando un ambiente in cui potesse riflettere senza sentirsi sotto pressione, con un supporto costante a guidarla.
✔ Ridefinire l’organigramma e la gestione del team
Abbiamo analizzato i ruoli chiave, mettendo ordine nelle dinamiche interne e migliorando la collaborazione tra le figure direzionali. Questo le ha permesso di individuare punti di forza e aree di miglioramento e soprattutto di creare una comunicazione più fluida e chiara con ogni collaboratore per il suo catering.
✔ Rafforzare la consapevolezza e la capacità decisionale
Ogni azienda attraversa momenti di crisi, tuttavia la vera differenza sta nella capacità di affrontarli con lucidità e pragmatismo. Michela ha imparato a prendere decisioni con più sicurezza, gestendo con fermezza anche le opposizioni e sviluppando un approccio più strategico nel guidare il suo business di catering.
Il riordino non è il fine, ma solo il mezzo, il vostro vero obiettivo dovrebbe essere quello di realizzare lo stile di vita che desiderate una volta riordinata la vostra casa.

Un percorso naturale, senza forzature
Ho lasciato che Michela avesse il tempo necessario per elaborare ciò che stava vivendo, ho usato un approccio flessibile senza mai perdere il controllo del suo percorso, stimolando riflessioni, incontri nei momenti giusti, usando gli accadimenti reali come motore di miglioramento per il suo catering.
Dopo otto mesi di lavoro, oggi Michela è serena, consapevole e determinata. Ha trovato la sua direzione, sa come comunicarla al suo team e alla sua famiglia e affronta le difficoltà con maggiore sicurezza. Non ha più paura del cambiamento, ma sa di avere gli strumenti per affrontarlo.

L’organizzazione non è solo pianificare bensì ascoltare, osservare, accogliere.
- Non si tratta solo di cosa fare, ma di quando farlo.
- L’efficacia non sta nella velocità, ma nella consapevolezza con cui si procede.
- Ogni persona ha un suo ritmo e rispettarlo è parte della strategia. È così che Michela ha trovato una direzione al bivio con il suo catering.
Nel settore degli eventi l’organizzazione è essenziale: pianificare, prevedere, ottimizzare, tutto ruota attorno al tempo tant’è che quando ho iniziato il mio percorso come Professional Organizer, credevo che il tempo fosse qualcosa da controllare, da incastrare alla perfezione in un sistema efficiente.
Fortunatamente ho capito che il tempo non è solo una risorsa, è anche un’esperienza soggettiva.

Oggi non mi faccio più ingannare dall’illusione che un metodo perfetto vada bene per tutti. Il vero metodo è quello che funziona per te, al tuo passo. E io sono qui per aiutarti a trovarlo.
“Se solo conoscessi il Tempo come lo conosco io, non ne parleresti mai come di una cosa!” – Il Cappellaio Matto, Alice in Wonderland (Tim Burton, 2010)