Quando la richiesta di aiuto diventa il primo passo verso il cambiamento
Sembra incredibile, ma è successo davvero. Una persona che conosco da molti anni mi ha inviato un SMS – sì, non un WhatsApp, proprio un SMS! – per chiedermi aiuto. Il messaggio era semplice, diretto, ma anche pieno di quella fiducia che solo un rapporto di lunga data può costruire.
In poco tempo ci siamo organizzate per vederci. Un paio d’ore insieme sono bastate per far emergere mille pensieri e tanta confusione. Mi ha raccontato tutto – o almeno quanto riusciva a esprimere – e, nonostante i dettagli, la sensazione che mi ha travolta è stata chiara: c’era bisogno di fare ordine.

Il valore del tempo fa riflettere
In situazioni come queste, la tentazione di tuffarsi subito nel problema è forte. Ma ho imparato, nel tempo, che agire di impulso spesso porta a soluzioni temporanee e non sostenibili. Per questo mi sono presa 48 ore per riflettere, per mettere insieme i pezzi e per individuare i primi passi concreti.
Quando ci siamo risentite, ho iniziato con due domande fondamentali:
Quali sono i numeri per il 2025?
Ho chiesto di mettere nero su bianco le cifre: fatturato, spese, margini. Non per ossessione verso i numeri, ma perché senza di essi si brancola nel buio. I numeri non mentono; ci dicono esattamente dove siamo e ci permettono di capire dove possiamo andare.Qual è l’obiettivo aziendale e di fatturato?
Un obiettivo chiaro è come una bussola: ti indica la direzione. Senza, è facile perdersi in mille attività che sembrano urgenti, ma che non portano davvero risultati concreti.

Da dove ripartire?
Quando la confusione prende il sopravvento, è fondamentale tornare alle basi. Ecco i passi che abbiamo definito insieme per rimettere in carreggiata il suo progetto:
- Raccogliere i dati essenziali
La prima mossa è stata creare una tabella semplice ma completa, dove inserire tutte le entrate, le spese e gli obiettivi finanziari. Questo ha permesso di avere una visione d’insieme chiara e concreta. - Definire le priorità
Spesso si cerca di fare tutto, ma non tutto ha lo stesso peso. Abbiamo identificato le attività che potevano portare il massimo risultato con il minimo sforzo, lasciando per un secondo momento ciò che non era essenziale. - Creare un piano di azione
Dopo aver capito dove voleva andare e cosa mancava per arrivarci, abbiamo strutturato una roadmap: pochi passi semplici e chiari per iniziare subito a vedere risultati. - Monitorare e aggiustare il tiro
Il piano non è mai definitivo. Abbiamo deciso di incontrarci regolarmente per valutare i progressi e modificare il percorso, se necessario.

Lezione per tutti gli imprenditori, io per prima!
Questa esperienza mi ha ricordato ancora una volta quanto sia importante fermarsi e riflettere. Spesso siamo travolti dalla quotidianità, ma senza una visione chiara e numeri precisi, è impossibile prendere decisioni strategiche.
Ecco alcune domande che anche tu, imprenditore o professionista, puoi farti per ripartire:
- I tuoi numeri sono chiari? Sai esattamente quali sono i tuoi costi, il tuo fatturato e i tuoi margini?
- Hai un obiettivo preciso? Sai dove vuoi arrivare nel prossimo anno o ti stai solo lasciando trasportare dalle urgenze?
- Le tue priorità sono definite? Stai lavorando su ciò che conta davvero o stai sprecando energie in attività poco produttive?

Senza numeri non si fa impresa
Questa frase è diventata un mantra per me: senza numeri non si fa impresa. I numeri non sono solo cifre su un foglio; rappresentano le fondamenta di ogni decisione strategica.